La storia alla base
Tutti conosciamo quella sorta di barriera che mentre ascoltiamo un pezzo di musica classica ci impedisce di vivere appieno l’esperienza, di abbracciare e di godere della musica come vorremmo; percepiamo con disappunto di non riuscire a star dietro alla sua complessità, di non afferrare ciò che sentiamo né perché ciò accade, sensazioni che solitamente portano alla noia e alla perdita di attenzione e di interesse.
Non è certo un mistero che una fetta sproporzionatamente grande del pubblico che frequenta le sale da concerto e i teatri d’opera è composta da musicisti, e che i semplici appassionati sono in numero tristemente esiguo.
Perchè accade questo?
Nel corso di molti anni di formazione, un musicista professionista acquisisce un’enorme quantità di conoscenze e capacità, necessarie per lo sviluppo di un performer competente. Nonostante molte di esse siano necessariamente pratiche e tecniche, tante altre sono al contrario teoriche e culturali: si può dire che l’istruzione musicale professionale è senza dubbio volta ad insegnare esaurientemente ogni aspetto dell’arte.
Tutte queste informazioni sono finalizzate a fornire i mezzi per affinare l’esecuzione, e una parte significativa di esse ha come scopo rendere possibile una profonda comprensione della musica, sia nel generale sia nel dettaglio, poiché trasmettere al pubblico vibranti idee musicali è il fine del musicista interprete, e non può esserci una tale comunicazione senza una totale comprensione da parte di chi le offre.
Il possesso di queste conoscenze è il motivo per cui i musicisti sono anche ottimi ascoltatori, e riescono a seguire e godere della musica molto meglio rispetto alla persona media.
Ciò che mi ha spinto a insegnare qualità dell’ascolto musicale è la convizione che queste conoscenze teoriche e culturali sono alla portata di tutti, senza dover essere necessariamente parte di una più ampia (e tecnica) formazione musicale. In altre parole, è possibile insegnare ad ascoltare la musica classica con la consapevolezza, la comprensione e il piacere accessibili a un musicista, senza essere costretti a imparare a suonare uno strumento.
La formazione di ascoltatori attivi e consapevoli è lo scopo del mio insegnamento; è una mano che voglio porgere a tutti coloro che hanno sempre desiderato superare la barriera che li divide da questa meravigliosa arte, ma che non hanno mai avuto i mezzi per farlo, e il mio contributo a un mondo che ha molto più bisogno di un pubblico migliore, piuttosto che di migliori esecutori.